Orars de daurida
Ciastel de Tor

1. de ma–1. domënia de novëmber

Mertesc–domënia: 10.00–18.00
Lönesc: Stlüt
Ursus ladinicus

1. de ma–1. domënia de novëmber

Mertesc–domënia: 10.00–18.00
Lönesc: Stlüt
MUS
LA

Lois Irsara – vernacŭlus – recordanzes ladines

17/04/2024 – 24/04/2024
Palazzo Benzon Foscolo, Aunejia
Curadú: Lisa Kostner y Katharina Moling
Tesć: Dipinti, acquarelli e opere su carta di Lois Irsara (Cialaruns de Badia, 1923 – 2014) sono al centro della mostra “vernacŭlus – recordanzes ladines” presso il Palazzo Benzon Foscolo nel Sestiere di San Marco a Venezia. L’esposizione sul pittore di origini ladine è organizzata dall’Istituto Ladino in collaborazione con il Museum Ladin e l’Archivio Lois Irsara e curata da Lisa Kostner, coordinatrice della Fondazione e Katharina Moling, direttrice del Museum Ladin. Sara visibile da oggi al 24 aprile, in concomitanza con l’apertura della 60. Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia. “Mostrare l'opera di Lois Irsara oggi non significa solo ricordare la memoria collettiva del paesaggio e della cultura ladina, ma anche rivendicare il valore del vernacolo e la capacità di radicarsi in una tradizione a partire dalla contemporaneità” spiegano Kostner e Moling. “In un mondo che corre progressivamente più veloce, sembra necessario imparare dalla visione serena di un artista che ha contemplato e ammirato la natura e la gente della sua origine”.

L’Istitut Ladin, le Museum Ladin y l’Archiv Lois Irsara presënta ad Aunejia na mostra dedicada al artist ladin Lois Irsara.

Tl zënter dla mostra de Lois Irsara Irsara (Cialaruns de Badia, 1923 – 2014) “vernacŭlus – recordanzes ladines” é depënc, acuarei y operes sön papier, mostrades ad Aunejia tl Palazzo Foscolo Benzon. La mostra, organisada adöm al’ Istitut Ladin y al’ Archiv Lois Anvidalfarei y curada da Lisa Kostner y Katy Moling, é da odëi dal 17 al 24 de aurí, tl medemo tëmp dla 60ejima mostra internazionala d’ert “La Biennale di Venezia”.

“Mostrare l’opera di Lois Irsara oggi non significa solo ricordare la memoria collettiva del paesaggio e della cultura ladina, ma anche rivendicare il valore del vernacolo e la capacità di radicarsi in una tradizione a partire dalla contemporaneità” spiegano Kostner e Moling. “In un mondo che corre progressivamente più veloce, sembra necessario imparare dalla visione serena di un artista che ha contemplato e ammirato la natura e la gente della sua origine”.

Deplü informaziuns sön chësta mostra: info@museumladin.it o +39 0474 524020